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CURS de limba si civilizatie italiana


CURS de limba si civilizatie italiana

MODUL I

TITLU: L'ITALIANO - LA BELLA LINGUA, IL BELLO STILE



Curs dedicat elevilor din cadrul Colegiului National M. Eminescu

STRUCTURA SI CONTINUTUL CURSULUI de limba si civilizatie italiana

MODULUL I :

TITLU: LA BELLA LINGUA, IL BELLO STILE

Nr. Crt.

GRAMMATICA

LESSICO

CONVERSAZIONE

OSSERVAZIONI

1.

Alfabeto della lingua italiana. Pronuciare. Versus Scrivere. Accento. Elisione. Apostrofo.

Oggetti ed esseri animati

Formule di saluto e di gentilezza

Clase XII-ripasso

Classe XI-introduzione nella material

2.

Verbo: I-a parte.Nozionii generali.

Paese. Nazionalita'

La citta'

3.

Sostantivo (Nome)

Casa

Ospiti a casa mia

4.

Articolo

Famiglia

Incontro tra famigliari

5.

Preposizione

Corpo umano

Dal dottore

6.

Verbo: II-a parte. Indicativo presente

Negozio.

Fare la spesa

7.

Aggettivo

Colori dell'arcobaleno

Visita in una mostra

Vestiti. Shopping

8.

Numerale

Orologio

Contiamo nostri soldi ossia l'nglese "Time is money"

9.

Pronome: Ia parte. Pronome personale, dimostrativo, possessivo

Corrispondeza

Esempi di lettere e modulli

Verbo;III/a parte. Indicativo Passato - Imperfetto Prossimo, Remoto, Trapassato Prossimo. Trapassato Remoto

Viaggiare

In macchina, In treno, In aereo. Con la nave da crociera

Avverbio

Congiunzione

Libri. Cd.

Saper' sorridere e parlare serenamente

Interiezione

Le stagioni

"Via col vento"(Margaret Mitchell) . o "Va dove ti porta il cuore" (Susanna Tamarro)

Verbo: IV-a parte. Indicativo futuro

Il telefono, il computer

Sms, chattare, internet

Verbo :V-a parte. Congiuntivo: presente, imperfetto, passato, trappasato. Concordanza al cogiuntivo

Ortofrutta, Piatti tipici rumeni ed italiani. Cultura gastronomica.

Al ristorante, bar o pasticceria . con Jamie Oliver

Verbo: VI-a parte. Condizionale presente e passato. Concordanza al condizionale

Turista in Romania. Turista in Italia

Brasov-Sibiu-Baia Mare //

Venezia-Roma- Firenze

Verbo VII parte. Imperativo. Infinitivo, Participio, Gerundio

Professioni. CV. Lettera d'intenzione. Lettera d'assunzione. Contratto lavoro. Scheda mansioni

Intervista per un posto di lavoro

Annunci offerte di lavoro

Pronome relativo, interrogativo, indefinito, esclamativo

Sport

Calcio. Pallacanestro, Pallamano, ed altri sport

Testi di letteratura italiana a partire dal Duecento fino al Novecento

Test di competenza linguistica

PRECIZARE NECESARA

Autoarea acestui curs nu se retine a fi o gramaticiana sau o lingvista desavarsita, ci mai degraba o "utilizatoare a limbii italiene" Ea isi eroga statutul de calator pe continentul nu indeajuns de explorat al limbii si culturii peninsulare.

Si daca in aceasta incursiune, deseori sublimata, VOI, partenerii mei de calatorie, va veti alatura altor minti iscoditoare, pregatite sa descifreze o limba de abia iesita din tunelul dialectului, atunci impreuna vom strabate strazile ce inevitabil "duc la Roma", in cautarea limbii literare muzicale, sinuoase, dar elegante. Ceea ce vor trebui a retine calatorii mei este ca nenumaratele reguli si exceptii pe care gramatica limbii italiene le prezinta, nu trebuie a fi considerate cu rigoare matematica, pentru ca, pe de o parte, sa nu uitam!, a scrie, fie si intr-o limba straina, tine mai mult de arta si nu de stiinta, iar pe de alta parte, limba in sine este o realitate in continua devenire si desavarsire, in care se prea poate sa ne dam seama ca doi plus doi nu fac intotdeauna patru.

Autoarea si-ar mai dori sa reuseasca inlocuirea anticului "bau bau" scolaresc al studiului unei limbi straine cu o calatorie in care fiecare notiune descoperita sa primeasca o infatisare umana, astfel incat tovarasilor ei de drum sa le capteze atentia si dorinta de a cauta si descifra misterul unei limbi democratice.

Acestea fiind zise putem incepe calatoria . .

Prof. Liliana Rodica FEDER

Una lingua democratica

Grammatica: Alfabeto della lingua italiana. Pronunciare(leggere) versus scrivere. Accento. Elisione. Apostrofo.

Lessico: Oggetti ed esseri animati.

Conversazione: Formule di saluto e di gentilezza

Materiale didattico un quadro (Iarna, Mircea Hrisca), una canzone (Rigoletto La donna è mobile, interprete Andrea Boccelli), dizionari (edizioni rumene ed italiane, elenco telefonico

Da piccoli impariamo che per dipingere è indispensabile conoscere i colori, per suonare, le note, per scrivere, le parole. Da grandi iniziamo a farci delle domande per arrivare poi a dialogare con nostro prossimo oltre i limiti della nostra lingua e cultura. Cosi ci mettiamo a studiare le lingue straniere, a volte solo per saper' dire: TI AMO! , altre volte invece perche vogliamo assolutamente essere più chiari e toccare il nocciolo della questione, cioè l'essenza della parola.

"Come avete fatto per imparare a scrivere in questo modo?" domandò Baudelaire a Theophile Gautier.

"Ho studiato molto il vocabolario" rispose Gautier.

Ecco! la lettura del vocabolario, o del dizionario, secondo noi è una delle più eccitanti avventure della fantasia, perche contiene l'intero universo. Qui troveremo tutti i libri del mondo: passati, presenti o futuri. Assieme all'elenco telefonico, consideriamo il dizionario il più democratico di tutti libri mai scritti. Nessun culto della personalità. Tutte le parole, poetiche e tecnologiche, umili e dotte, arcaiche e ultramoderne vi figurano in rigoroso ordine alfabetico.

Volete la dimostrazione? Allora aprite il dizionario di lingua italiana e scoprite da soli le lettere dell'alfabeto italiano. Sono queste

A(a), B(b), C(c), D(d), E(e), F(f), G(g), H(h), I(i), J (j), K(k), L(l), M(m), N(n), O(o), P(p), Q(q), R(r), S(s), T(t), U(u), Z(z), V(v), X(x), W(w), Y(y)

(A, bi, ci, di, e, effe, gi, acca, i, i lunga, kappa, elle, emme, enne, o, pi, cu, erre, esse, ti, u, dzeta, vu/vi, ics, doppia vu/vi, ipsilon)

Tra maiuscole e minuscole, se le stiamo contando, l'alfabeto della lingua italiana ha 26 lettere.

Ora, prendiamo a caso delle parole dal dizionario e mettiamole sotto il microscopio della nostra mente, analizzandole.

Acqua-apa, ghiaccio=gheata, fuoco=foc, ragazzo=baiat, zaino=rucsac, erba=iarba, popolo=popor, lavagna=tabla, signore=domn, singora=doamna

Acqua = a(a) c(ci) q(cu) u(u) a(a) - è una parola composta da cinque lettere. Queste lettere a loro volta si dividono in vocali- a, u + consonanti.- c, q.

Le vocali in lingua italiana sono : a, e, i, o, u

Le consonanti in lingua italiana sono: b, c, d, f, g, h, j, l, k, m, n, p, q, r, s, t, z, v, w, x

*Le doppie(consoanele duble), una caratteristica della lingua italiana, si fanno reperibili perche nel pronunciare la parola che le contiene si prolunga un po' il suono, come nei presenti esempi: oggi(azi), tetto(acoperis), telegramma(telegrama), mamma(mama), donna(femeie), leggo(citesc)

Continuiamo a sfogliare il vocabolario e prendiamo altre parole o vocaboli: essere, è, ho, chi, ghirlanda, quaderno, sale, scala, casa, cassaforte, zero, ragazza, scegliere, lavagna, pesce, piscina.(a fi, este, am, cine, ghirlanda, caiet, sare, scara, casa, seif, zero, fata, a alege, tabla, peste, piscina

Cosa notiamo alla lettura delle parole? Che di solito i suoni della parola sono in concordanza con la lettera che li rappresenta per iscritto; Vi sono per anche eccezioni. Le eccezioni sono riportate nel tabella di seguito:

Lettera/Gruppo di lettere

Pronunciare

Scrivere/leggere

Esempi

E (aperto)"<"

E (chiuso)

E (deschis)

E (inchis)

/e(deschis)

e/e (inchis)

è= este

e = si

H

-H

CHE

CHI

Mut

Mut

Che

CHI

Ho/o

Oh!/o!

Che/che

Chi?/chi?

Ho = am (eu)

Oh! = oh!

Che = Ce

Chi? = cine?

Q

CU

Quadro/cuadro

Quadro= tablou

S+voc

S+cons

Voc+S+Voc

Voc+S+S+Voc

S

S

Z

S

Sale/sale

Scala/scala

Casa/caza

Cassaforte/casaforte

Sale = sare

Scala = scara

Casa casa

Cassaforte - seif

Z+voc

Voc+z+z+voc

Dz

T

Zero/dzero

Ragazza/ragata

Zero = zero

Ragazza = fata

GLI

LI

Scegliere/seliere

Scegliere = a alege

GN

NI

Lavagna/lavania

Lavagna = tabla

SCE

SCI

SE

SI

Pesce/pese

Piscina/pisina

Pesce = peste

Piscina = piscina

Pur prendendo in considerazione le piccole eccezioni, siamo tutti d'accordo che la lingua italiana una lingua fonetica.

Quante volte per errore di una virgola non siamo entrati nei guai? Ecco perche, ad un certo momento della nostra vita, abbiamo coscientizzato l'mportanza di una virgola nel testo. Per una virgola c'è chi ha perso o ha guadagnato nella vita. Pari quelle delle virgole è il potere demiurgico degli accenti. Per dimostrazione pratica sentiamo questo famosissimo brano del Rigoletto, interpretato dal tenore Andrea Boccelli:

"La donna è mobile / qual piuma al vento/ muta d'accento / e di pensiero "

canta il duca d Mantova, nel Rigolletto, opera dell'altretanto famoso compositore Giuseppe Verdi.

Anche la parola è donna, volubile al punto che, pure serbando immutata la struttura alfabetica, muta "di pensiero" non appena muta "d'accento"

Sottometto alla vostra attenzone altri esempri di vocaboli in cui l'accento fa le regole . . del °significato°:

àncora(sostantivo)-ancorà(avverbio)  ancora-inca

àmbito(sostantivo)-ambitò(particip.vb.)  mediu-ambitionat

Bàcino(verbo)-bacinò(sostantivo)  sa pupe-bazin

C mpano(verb)-campanò(aggettivo)  o duc de pe azi pe maine-

taranesc

Còmpito(sostantivo)-compito(aggettivo)  tema-realizat

ìsòlano(verb)-isolano(sostantivo)  izoleaza-insular

ìntìmo(aggettivo)-intimo(verbo)  intim-intima,acuza

C'è addirittura una parola con tre possibilità di accentazione:

Mancando il capitano, il tenente capitanò l'assalto; cose che càpitano.

Lipsind capitanul, locotenentul ordona asaltul; lucru care se mai intampla.

Le grammatiche chiamano di solito queste parole omografi, perche scritte nella stessa maniera, e quando v'è il rischio di confusione, s'impone di rigore l'accento.

Osserviamo che l'accento si trova sia sulla prima sillaba àncora=ancora, sia sull'ultima sillaba ancorà=inca, mai. Questo tipo di accento sulla prima o ultima sillaba si chiama accento tonico.

Per lo stesso timore dell'ambiguità si accentano i monosillabi:

Sè= insusi, sì=da, tè=ceai,

In questo caso, l'accento è persino segnato e si chiama accento grafico. L'accento grafico può essere:

a)     grave: bontà=bunatate, tribù=trib e la vocale si pronuncia aperta e

b)    acuto: perchè= de ce , pentru ca, benchè = desi, in questo caso la vocale si pronuncia chiusa.

Pertanto, la conclusione è la seguente: le parole in funzione dell'accentazione si dividono in:

parole tronche: con l'accento sull'ultima sillaba: virtù/virtute, bontà/bunatate

parole piane: con l'accento sulla penultima sillaba: amore/iubire, fratelli/frati

parole sdrucciole: con l'accento sulla terzultima sillaba: tavola/masa, libero/liber

parole bisdrucciole: con l'accento sulla quartultima sillaba: meritano/(ei)merita, scivolano/(ei) aluneca

parole trisdrucciole: con l'accento sulla quintultima sillaba: liberamelo/elibereaza-mi-l

Come oggi si scrive pocchissimo, e si scrive soltanto per fare il testamento, o per mandare una cartolina da Seychelles, le rare volte che prendiamo In mano la penna sono dolori, dubbi tremendi, invocazioni di soccorso per paura di fare una figuraccia col destinatario. Non rare volte ho sentito delle domande tipo: "Come scrivo: da affittare o d'affittare? L'aureato o laureato? Lerba o l'erba? " e via dicendo.

Qui il discorso si fa necessariamente tecnico. Quando una parola perde la vocale finale davanti ad un'altra cominciante con vocale abbiamo il fenomeno chiamato elisione, contrassegnato dall'apostrofo L'elisione obbligatoria con:

- gli articoli: lo, la, una.

Esempi: L'ho visto oggi al mercato. / L-am vazut azi la piata. // L'aveva aiutata con il libro che cercava./ A ajutat-o cu cartea pe care o cauta. // Un'altra volta non ti ascolto più. / Altadata nu te mai ascult.

- le preposizioni articolate.

Esempi: dell'assente/despre absent, // all'amica/prietenei, nell'orto/in gradina // sull'armadio/pe dulap.

Lessico: Oggetti ed esseri animati

Università, facoltà, liceo, scuola, classe, armadio, cattedra, sedia, tavolo, lavagna, finestra, porta, banco, gesso, spugna, lampada, soffito, pavimento, quaderno, penna/birro, matita/lapis, stilografica, libro, astuccio, gomma, zaino, inchiostro, calamaio, attaccapanni, termosifone/radiatore/calorifero, quadro, ragazzo, ragazza, signore, signora, signorina, uomo, donna, alunno/scolaro/allievo, studente, studentessa, maestra, maestro, professoressa, professore, strada/via, albero, erba, cielo, sole, luna, stella, mattino, giorno, sera, notte, luce, buio, amore.

Universitate, facultate, liceu, scoala. clasa, dulap, catedra, scaun, masa, tabla, fereastra, usa, banca, creta. burete, tavan, podea, caiet, pix, creion, stilou, radiera, rucsac, cerneala, calimara, cuier, calorifer, tablou, baiat, fata, domn, doamna, domnisoara, barbat, femeie, elev/scolar, student, studenta, invatatpare, invatator, profesoara, profesor, strada, copac iarba, cer, soare, luna, stea, dimineata, seara, noapte, lumina, intuneric, iubire

Conversazione: Formule di saluto e di gentilezza
Formule di saluto Buongiorno!  A presto!

Buona sera! A domani!

Buona notte! A fra poco!

Arrivederci! Saluti a . . ..

Salve! Salutami il/la . . . . .

Ciao! Bacio!

Buna ziua! Buna seara! Noapte buna! La revedere1 Salut! Pa! Pe curand! Pe maine! Pe curand! Salutari lui . .. Saluta-l/o pe . . Pupici!

Formule di gentilezza Come sta? Come Li/ti va?

Come stai? Come va il lavoro?

Come ti senti? Come va la tua vita?

Ce mai faceti? Ce mai faci? Cum te simti? Cum iti/ va merge? Cum merge cu munca? Ce mai zici?

Formule di presentazione Come ti chiami? Come si chiama Lei?

Io mi chiamo . . . ..

Mi permetta di presentarmi: mi chiamo . .

Io sono . . . . ..

Piacere!

Sono felice di conoscerLa/Lo!

La prego di presentarmi a . . . . .

Cum te cheama? Cum va numiti? Eu ma numesc. Va rog sa-mi permiteti sa ma prezint: ma numesc.. Eu sunt Incantat! Sunt incantat de cunostinta! Va rog sa ma prezentati domnului/ doamnei.

Ringraziamenti Grazie!

Altretanto!

Prego!

Per favore!

Volentieri!

Non c'e' di che! Di niente! Di nulla!

Gliene sono molto grato!

Non so come ringraziarLi!

Multumesc! La fel! Va rog! Va rog! Cu placere! Pentru putin! Pentru nimic!

Va sunt extrem de recunoscator! Nu stiu cum as putea sa va multumesc!

Gli auguri ed i brindisi:

Mi congratulo con Lei - in occasione del suo compleanno

per la festa nazionale del suo paese

Li faccio i miei migliori auguri di Natale!

Buon Natale!

Felice Anno Nuovo!

Buona Pasqua!

Tanti auguri!

Brindiamo per . . ..!

Alla sua salute!/Cin cin!/ Salute!

In bocca al lupo! Che creppi il lupo!

Buona fortuna!

Va felicit - cu ocazia zilei dvs: - de nastere! - zilei nationale a tarii dsv.! Va transmit cele bune urari cu ocazia Craciunului! Craciun Fericit! An Nou Fericit! Paste Fericit! La multi ani! Sa inchinam pentru.! In sanatatea ta! Noroc! Sanatate! Bafta! Sa fie! Succes!

Le scusa Scusa! Scusi! Mi scusi!

Mi dispiace!

Mi scusi per il disturbo!

Mi potrebbe perdonare?

Scuza-ma! Scuzati-ma! Imi pare rau! Scuzati-ma pentru deranj! Ati putea sa ma iertati?

ESERCIZI

  1. Leggete il seguente brano (textul este anexat prezentului curs)
  1. Scriviamo sotto dettatura (dictare)(regole di pronuncia)
  1. Scoprite le vocali delle seguenti parole: acqua, professore, professoressa, scuola, cortile, zaino, sole, cielo, nuvola, finestra, gioia.
  1. Sottolineate le consonanti nelle parole: mamma, babbo, pesce, Wagner, Zefirelli, Bucarest, Parigi, giorno, specchio, avere, essere, tu.
  1. Scriviamo sotto dettatura (le doppie):
  1. Traduciamo insieme:

Buna ziua! Ce mai faceti?

Bine,multumesc!

- La revedere! Pe curand!

- La revedere! Pe maine!

Ma numesc . . . ..

Imi pare bine, eu sunt . . . .

  1. Scriviamo sotto dettatura(elisione):

Cognome e Nome__________________  Voto/Nota______

Classe_____ _______ ______ ____________

Colegio Nazionale Mihai Eminescu





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